Scritto da 5:38 pm Perugia, Cronaca, Top News

Chiamano una prostituta in casa e la rapinano, condannato per concorso

Perugia (venerdì, 11 aprile 2025) — Una baby gang ha chiamato in casa una prostituta, ma per rapinarla. La ragazza è stata tenuta ferma mentre il branco la rubava dei suoi averi. Arriva la condanna.

di Giuseppe Patti

Il Tribunale di Perugia ha depositato le motivazioni della condanna inflitta a un giovane membro di una baby gang, coinvolto in una violenta rapina ai danni di una prostituta nel suo appartamento a Ponte San Giovanni. La Corte ha stabilito che anche il semplice atto di trattenere la vittima o fare da palo rappresenta un “concorso nel reato” e non può essere considerato una “connivenza non punibile”, che si configura solo in caso di passività assoluta e assenza di contributo concreto al crimine.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, il gruppo si era organizzato assegnando a ciascuno un ruolo preciso: uno dei ragazzi aveva contattato la vittima attraverso un sito di incontri fingendosi cliente; un altro si era fatto aprire la porta; uno aveva il compito di immobilizzare la donna, minacciandola con un coltello; mentre gli altri si introducevano nell’appartamento e si impossessavano di denaro contante, un cellulare e diversi occhiali griffati.

Il giudice ha sottolineato che il contributo materiale o morale all’azione criminosa – anche se non diretto – rafforza l’azione degli altri e dimostra un’adesione consapevole al piano. Alla luce di ciò, è stata emessa una condanna a 3 anni di reclusione e 1.800 euro di multa nei confronti del giovane, riconosciuto corresponsabile della rapina.

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Last modified: Aprile 11, 2025
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