Perugia (giovedì, 8 maggio 2025) — Le ultime novità per quanto riguarda lo scontro tra Israele e Palestina. Nonostante il cessate il fuoco la tensione rimane alle stelle.
di Giuseppe Patti
Nella notte, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato all’unanimità un piano destinato ad ampliare l’intervento militare nella Striscia di Gaza, già stremata da oltre un anno e mezzo di bombardamenti. L’iniziativa, secondo fonti israeliane, prevede lo spostamento forzato della popolazione palestinese verso il sud dell’enclave, mantenendo allo stesso tempo il controllo militare delle aree conquistate per impedire il ritorno di Hamas.
Il piano, denominato “Gideon’s Chariots”, dovrebbe prendere il via subito dopo la visita del presidente statunitense Donald Trump nella regione, a meno di un accordo con Hamas per la liberazione degli ostaggi. Parallelamente, Israele propone un sistema di gestione degli aiuti umanitari affidato a imprese private sotto controllo militare, escludendo agenzie dell’ONU e ONG, una misura fortemente criticata dalle Nazioni Unite per la violazione dei principi fondamentali dell’azione umanitaria.
Dall’Europa arriva l’ennesimo appello alla moderazione. Il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri ha espresso “profonda preoccupazione” per l’impatto dell’espansione militare sulla popolazione civile. Eurodeputati come Cecilia Strada chiedono misure concrete: sospensione dell’accordo di Associazione UE-Israele, stop alla vendita di armi e pressione diplomatica per garantire accesso agli aiuti. Intanto, con oltre 52.000 morti palestinesi dal 7 ottobre 2023, cresce l’allarme internazionale per il rischio concreto di un’escalation irreversibile.
Last modified: Maggio 8, 2025
