Perugia (giovedì, 8 maggio 2025) — Il centrodestra ha annunciato che procederà con una mozione di sfiducia nei confronti di Tommaso Bori, vicepresidente della regione Umbria.
di Giuseppe Patti
Il centrodestra torna all’attacco in Consiglio regionale dell’Umbria e questa volta nel mirino finisce Tommaso Bori, vicepresidente della Regione e titolare della delega al Bilancio. I gruppi di opposizione hanno annunciato la presentazione di una mozione di censura contro di lui, chiedendo alla presidente della Regione, Stefania Proietti, il ritiro immediato delle sue deleghe.
Secondo i firmatari della mozione – tra cui Paola Agabiti, Enrico Melasecche, Andrea Romizi ed Eleonora Pace – Bori avrebbe superato i limiti accettabili del dibattito istituzionale, confondendo verità e propaganda. Le accuse sono pesanti: manovre finanziarie basate su dati ritenuti falsi, diffusione di allarmismo tra i cittadini, attacchi agli avversari politici e un linguaggio comunicativo giudicato inappropriato e lesivo per il confronto democratico.
L’opposizione parla di “cinismo” e “menzogne vergognose” utilizzate da Bori per danneggiare non solo le opposizioni ma anche la reputazione della Regione. Per questo, si invoca un intervento deciso da parte della maggioranza, sollecitandola a sostenere la mozione in nome della trasparenza e del rispetto istituzionale.
Questa nuova iniziativa arriva dopo la bocciatura, in aula, di una precedente mozione di sfiducia indirizzata alla stessa presidente Proietti. Anche in questo caso, la censura potrebbe non avere esito favorevole, salvo sviluppi imprevisti nel dibattito politico regionale.
Last modified: Maggio 8, 2025
