Perugia (lunedì, 12 maggio 2025) — Una donna ha rigato l’auto della sorella davanti alla casa del padre, adesso finirà a giudizio per danneggiamento aggravato.
di Giuseppe Patti
Un conflitto familiare irrisolto, fatto di rancori e piccoli sabotaggi, è sfociato in un processo penale che vede coinvolte due sorelle, una come imputata e l’altra come parte offesa, davanti al Tribunale di Perugia. La vicenda risale al 22 dicembre 2022, quando una delle due, una donna di 57 anni, avrebbe danneggiato volontariamente l’auto della sorella maggiore, parcheggiata nel piazzale dell’abitazione del padre.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, l’imputata, difesa dall’avvocato Andrea Bellachioma, avrebbe rigato entrambe le fiancate del veicolo, causando danni significativi. Il gesto non sarebbe stato casuale, ma l’ennesimo episodio di una lunga tensione familiare, apparentemente legata a questioni irrisolte di natura privata.
La Procura contesta anche l’aggravante di aver danneggiato un bene esposto alla pubblica fede, in quanto l’auto si trovava in un luogo accessibile e utilizzato abitualmente per la sosta. La sorella di 64 anni, rappresentata in aula dall’avvocato Simona Frenguelli, si è costituita parte civile per ottenere il risarcimento dei danni.
L’episodio rappresenta solo l’ultimo capitolo di una faida domestica che, invece di stemperarsi, ha finito per approdare in tribunale, trasformando il dissidio privato in una questione penale vera e propria.
Last modified: Maggio 12, 2025