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Viene espulso dall’Italia ma non lascia il Paese, non aveva soldi per il biglietto aereo

Perugia (domenica, 11 maggio 2025) — Un cittadino straniero espulso dall’Italia non ha lasciato il Paese perché non poteva permettersi il biglietto aereo, condannato a pagare una multa di 7mila euro.

di Giuseppe Patti

Un cittadino nigeriano di 35 anni è stato condannato per aver violato un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Perugia nel maggio 2021. Nonostante fosse stato ufficialmente obbligato a lasciare il territorio italiano, l’uomo è rimasto nel Paese senza fornire un valido motivo, incorrendo così in una sanzione pecuniaria di 7.000 euro, inflitta nell’ottobre 2024 dal giudice di pace del capoluogo umbro. Dopo la condanna, la Questura gli aveva intimato di lasciare l’Italia entro sette giorni, poiché non era stato possibile procedere con l’espulsione coatta.

L’uomo ha quindi presentato ricorso in Cassazione, contestando la sentenza con tre motivazioni, tra cui l’errata applicazione della legge e l’assenza di una motivazione adeguata, chiedendo l’annullamento della condanna. Tuttavia, la Suprema Corte ha ritenuto il ricorso inammissibile, spiegando che si basava su questioni di fatto e non su veri errori giuridici.

I giudici hanno confermato che la permanenza illegale dell’imputato era stata ampiamente dimostrata e che la giustificazione da lui addotta – ovvero l’impossibilità economica di acquistare un biglietto aereo – non era sufficiente né supportata da elementi oggettivi. Inoltre, la sanzione inflitta è stata ritenuta legittima, rientrando nella discrezionalità del giudice. Il ricorso è stato respinto e l’uomo dovrà versare 3.000 euro alla Cassa delle ammende.

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Last modified: Maggio 11, 2025
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